lunedì, marzo 21, 2011

Settimana Santa 2011 Lunissanti a Castelsardo

La Sardegna dei misteri e dei riti medioevali che ancora sopravvivono nel 2011 rappresenta un'altra Sardegna da scoprire.

Tra le manifestazioni più suggestive della Settimana Santa 2011 e tra quelle più cariche di energia spirituale certo vi è il Lunissanti, ovvero un rito antico introdotto dai Benedettini che si svolge tra Castelsardo e Tergu il giorno dopo la Domenica delle Palme.

La suggestiva cornice del borgo medioevale di Castelsardo da sola vale la visita ma decidere di intraprendere il viaggio per i riti della Settimana Santa e sopratutto per assistere al Lunissanti è certamente da fare almeno una volta nella vita. 

Castelsardo


Chiuso il carnevale e le sue feste la Sardegna cristiana infatti festeggia e celebra la passione di Cristo attraverso riti e pellegrinaggi che hanno luogo in moltissimi paesi. Riti che si tramandano da oltre mille anni. Alcuni sono lugubri e sinistri come l'evento stesso è per i cristiani in altri casi invece la rappresentazione è densa di trasporto, emozione e passione senza lasciare il cuore cupo.

Questo è il caso del Lunissanti (Lunedì Santo) di Castelsardo dove lo scenario, la luce e i protagonisti rendono l'evento un vero film dal vivo. Un rito inoltre diverso dal resto dei riti sardi della Settimana Santa.

Tutto ha inizio prima dell'alba con la messa nella chiesetta di Santa Maria a Castelsardo ed i protagonisti sono i membri della Confraternita dell'Oratorio di Santa Croce. Due sono i ruoli che interpretano i confratelli. Gli Apostuli e i Cantori. Gli Apostuli vestiti in tunica bianca e incappucciati hanno il compito di portare li Misteri i Cantori invece intonano canti di origine pre-gregoriana.


La mattina prosegue con la processione che vede il pellegrinaggio da Castelsardo fino alla chiesetta di Tergu. Di scuro basalto e calcare bianco è un tipico esempio dell'architettura romanica in Sardegna. Già dal XII sec. il monastero di Tergu era il più importante tra i monasteri cassinesi nell’isola e la sua storia, anche recente, è densa di intrighi e curiosità. Dispone per esempio di 3 porte per l'accesso costruite recentemente quando Osilo, Castelsardo e Nulvi per dimostrare il proprio diritto di padronanza nella chiesa aprirono le porte sulle pareti laterali dell’edificio sacro. A dimostrazione del proverbio sardo... "Kentu concas kentu berrittas"

L'ingresso alla chiesa avviene con gli Apostuli che portano i loro misteri ovvero lu caligi (il calice), la guanta (il guanto), la caddena (la catena), la culunna (la colonna), li disciplini (la frusta), la curona (la corona), la crogi (la croce), la scala, lu malteddu e tinaglia (il martello e la tenaglia), la lancia e spugna. Ad accompagnare il pellegrinaggio l'Attitu cantato dai Cantori. I cantori eseguono canti di origine pregregoriana ovvero Miserere, Stabat Mater, Jesu.

In questa prima parte della cerimonia, i colori campestri, la via che porta da Castelsardo a Tergu, la vicinanza del bellissimo mare e il borgo medioevale di Castelsardo con i colori dell'alba sono un vero paradiso per fotografi e video maker.

La prima parte del rito solenne si conclude con un fantastico banchetto... a base di pesce arrosto e Vermentino. Questo momento che si svolge nelle campagne attorno alla chiesa rappresenta un must per chi decide di partecipare alla cerimonia. La cucina sarda infatti spesso si esprime con semplicità e questi banchetti ne forniscono un gustoso esempio.

Il ritorno all'imbrunire a Castelsardo avviene in uno scenario ancora di più misterioso ed affascinante. Il paese al buio viene illuminato soltanto da centinaia di fiaccole che segnano il cammino degli apostoli e dei cantori. I 12 apostoli, nei loro sai bianchi e nei loro cappucci illuminati soltanto dalle fioche luci dei lumi, assumono un aspetto inquietante degno del momento che rappresentano. I misteri che trasportano sono i simboli della crocefissione e della passione di cristo ed i canti pre gregoriani che li accompagnano durante la presentazione al “popolo” rendono ancora più suggestiva l'atmosfera che di colpo trasporta il visitatore in un epoca lontana.

Castelsardo con le sue influenze spagnole ma anche genovesi è uno dei più affascinanti paesi della Sardegna che vanta un borgo medioevale tra i più ben conservati. La posizione che consente anche la vista delle coste della Corsica, il mare incantevole ma anche un amministrazione intelligente rendono questo paese la meta ideale per la vostra settimana di Pasqua 2011 in Sardegna.

Le foto di questo post sono una gentile concessione di Angelo Ruzzu che potete trovare su flick per vedere i suoi scatti sulla Sardegna.

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