venerdì, gennaio 09, 2009

Bosa, una vacanza per tutte le stagioni



Dominata dal castello dei Malaspina e adagiata sulla sponda destra del fiume Temo, l'unico navigabile della Sardegna, Bosa è un rinomato centro turistico, ideale meta di viaggi in sardegna per chi non conosce ancora la costa nord occidentale. E' capoluogo e punto di riferimento della Planargia, una zona popolata di numerosi piccoli centri agricoli, quali Flussio, Modolo, Magomadas, Tresnuraghes e Suni.

Il nucleo antico della città è formato dall'antico quartiere "Sa Costa", collocato su un colle, caratterizzato dalla presenza di strette viuzze, portici e scalinate. A fare da scenario sul borgo è l' imponente castello medioevale di Serravalle. Da qui un sistema di stradine scende verso la città nuova. Al castello si accede da una lunga scalinata che immette su un percorso gradonato.

Del castello, costruito dalla famiglia dei Malaspina a partire dal 1112, rimangono cinta e torri e costituisce uno degli esempi più interessanti di architettura civile e militare dell'isola. All'interno del recinto del castello, sorge la cappella di Nostra Signora di Regnos Altos.

Le tradizioni e la cultura popolare bosana, sia civili che religiose, offrono al visitatore momenti di grande suggestione. Il primo appuntamento dell'anno è quello del Carnevale, caratterizzato dalla satira e da un gusto grottesco che ogni anno attira molti visitatori curiosi.

Il Carnevale qui, come in tanti altri centri della Sardegna, è molto sentito, coinvolgendo tutta la comunità e mantenendo il carattere di festa spontanea non organizzata.

I festeggiamenti cominciano una settimana prima del Giovedì grasso, quando vivaci gruppi di questua girano per le strade del centro intonando canti satirici in cambio di doni e cibo.

Ma la vera festa entra nel vivo negli ultimi quattro giorni che vedono protagonisti due maschere: l'Attitadora, una sorta di lamentatrice tutta particolare vestita di lutto, che dalla mattina intona lamenti funebri di argomento satirico e con esplicite allusioni sessuali, e i Giolzi, che entrano in scena la sera e corrono da una parte all'altra catturando ritualmente gli spettatori e gli altri Giolzi, illuminando loro i genitali con frasi allusive.

Nel secondo fine settimana di Settembre va ricordata una festa che risale al 1847, la festa dedicata a Nostra Signora di Regnos Altos. In questa occasione gli abitanti del quartiere "Sa Costa" allestiscono nei vicoli del centro storico gli "altarittos", lunghe tavolate in cui turisti e residenti si mescolano festosamente gustando bevande e piatti tipici della gastronomia locale.

Sono tanti i momenti dell'anno in cui si può trascorrere una magnifica vacanza a Bosa all'insegna del divertimento o della tranquillità.

Inoltre Bosa è nota per le attività artigianali di antica tradizione, la lavorazione del corallo, della filigrana d'oro e dei suoi pregiati ed esclusivi filet.

Nella parte più bassa della città, quasi nascoste fra le alte case, si trovano le suggestive cantine dove è possibile gustare la profumata Malvasia di Bosa, un vino dal ricco sapore dal colore ambrato.

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