giovedì, dicembre 03, 2009

La Rassegna del Cinema Etnomusicale a Cagliari


La scorsa settimana si è svolta a Quartucciu, in provincia di Cagliari, la Rassegna del Cinema Etnomusicale, giunta alla sua terza edizione.

Organizzata dall'associazione culturale Elenaleddavox, con il contributo dell'Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali della Regione Autonoma della Sardegna e degli Assessorati alla Cultura e alla Pubblica istruzione del Comune di Quartucciu, la rassegna si è svolta dal 24 al 28 novembre presso il Centro Culturale Comunale, ex Casa Angioni, in via Neghelli, in uno spettacolo unico, alle 21.30, con ingresso gratuito.

L'evento ha permesso al suo pubblico di viaggiare, a metà strada tra cinema e musica, dal Portogallo al Brasile, dal Senegal all'Afghanistan, dagli Stati Uniti all'Australia.

Il viaggio è iniziato martedì 24 dal Portogallo, con la presentazione del film-documentario di Simon Broughton “Mariza e la storia del fado”, del 2006, che racconta per la prima volta la storia del fado anarchico.

Mercoledì 25 ci si è spostati in Senegal per il film del 2007 “Youssou N'Dour. Ritorno a Goreè”, del regista Pierre-Yves Boorgeaud. Il documentario racconta il viaggio di un cantante senegalese, Yossou N'Dour, che si mette sulle tracce degli schiavi neri e della loro musica, il jazz, con lo scopo di riportarne in Africa un repertorio.

Si è proseguito con la proiezione di un film sull'Afghanistan firmato da Simon Broughton, “Breaking the Silence: Music in Afghanistan”, che racconta la storia della musica in Afghanistan negli ultimi vent'anni, in particolare la sua rinascita dopo la caduta del regime talebano che ne aveva vietato ogni forma a parte quella di accompagnamento ai suoi canti.

Venerdì 27 è stata la volta del Brasile e di un film del 2005 del regista finlandese Mika Kaurismäki, “Brasileirinho”, avente come protagonista il genere musicale del Choro brasiliano.

Infine, a chiusura della rassegna, si è cambiata atmosfera con un film del 2007 di Scott Hicks, “Glass: a portrait of Philip in twelve parts”, ritratto originale e autentico del compositore americano Philip Glass.

Nessun commento:

Barra Social

Condividi