mercoledì, luglio 27, 2011

Sardegna: il fascino delle chiese in mezzo al nulla

Il territorio sardo è costellato da innumerevoli chiese e chiesette, il cui stile architettonico amalgama gli stili dei “conquistatori”: bizantino, romanico, barocco, per citarne solo alcuni.
La caratteristica più sorprendente è che queste opere d'arte sono spesso isolate, in aperta campagna; spesso la sola presenza “vivente” è costituita dalle pecore che pascolano nelle vicinanze. Questi edifici sono talmente isolati da apparire quasi come un miraggio nel deserto.

Qui sotto ve ne faremo conoscere quattro esempi.
Basilica di Sant’Antioco di Bisarcio - Ozieri
Basilica di Sant’Antioco di Bisarcio
Cominciamo con la Basilica di Sant’Antioco di Bisarcio. La Basilica fu eretta in due periodi distinti: iniziata nel 1065, fu gravemente danneggiata da un incendio e ricostruita un centinaio d’anni dopo, nel 1153. È in trachite rossa, un materiale tipico dell’architettura sarda e si erge maestosa su una collina, ovviamente in aperta campagna, alla periferia di Ozieri. La finezza delle decorazioni e dei dettagli vi sorprenderanno.




Basilica di Saccargia - Ozieri

 La Basilica di Saccargia si trova a 38km a nord ovest di Ozieri, a sud di Sassari. È indubbiamente una delle più famose della Sardegna: la troverete in qualsiasi opuscolo o guida turistica. La Basilica è quasi un’apparizione nell’aperta campagna, tra i campi verdi, con il suo campanile e le sue pareti bicrome, il bianco del calcare e il nero del basalto.

Si dice che il nome “Saccargia” derivi da S 'acca argia ", una mucca dal mantello pezzato che è anche incisa nel capitello del portico, all'ingresso della chiesa. All'interno, nell’abside, ammirate la splendida serie di affreschi medievali raffiguranti la vita di Gesù.





San Pietro di Simbranos
 
La chiesa di San Pietro in Simbranos, a Bulzi, è situata a nord di Codrongianos. Anche se molto più piccola, questo gioiello presenta varie somiglianze con la Basilica di Saccargia; la bicromia per esempio, oltre chiaramente alla posizione isolata. Gli interni sono molto eleganti e la penombra dona ancora più fascino all’antica costruzione.









Santa Maria di Tergu


Ultimo, ma certo non meno importante, è il monastero di Santa Maria di Tergu, nell’omonimo villaggio. Il monastero è un altro esempio glorioso di architettura romanica e, al pari della Basilica di Ozieri, è costruito in lastre di trachite rossa e ha decorazioni di calcare bianco. In tempi remoti, tre villaggi se lo sono conteso: Osilo, Nulvi e Castelsardo. Al al fine di rafforzare la loro presenza, ogni villaggio costruito una porta separata che permette l'accesso diretto al monastero. 


 

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2 commenti:

modemusphotography ha detto...

Molto interesante questo blog :-)

modemusphotography ha detto...

Grazie del commento in mio blog. E come faccio publicare le mie foto da voi? Anche io will be happy :-) Monika

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